Il Laboratorio si Stefano Fiorucci Premiato Per Le Ricerche Sulle Malattie Epatiche

Prestigioso riconoscimento internazionale per la ricerca su malattie epatiche attribuito al  laboratorio del Prof. Fiorucci Stefano.


La colangite sclerosante primitiva  (Primary Sclerosing Cholangitis o PSC) è una grave malattia che colpisce il fegato e le vie biliari che in genere esordisce in età giovanile.


E’ considerata una malattia orfana in quanto  manca di terapie veramente efficaci atte a prevenirne  l’evoluzione e considerata la sua incidenza  che  è inferiore a 6/100.000 abitanti in Europa.

 

Nuove Terapie Per Obesità e Diabete Secondo Stefano Fiorucci

L’obesità ed il diabete mellito di tipo II hanno una inidenza crescente nella popolazione mondiale.

Secondo i dati Oms, sono più di 346 milioni le persone affette da diabete in tutto il mondo e questa cifra è destinata a raddoppiare entro il 2030, senza un intervento a livello globale. Inoltre, più dell’80% delle morti correlate a questa patologia avviene in Paesi a basso e medio reddito.

In Italia, nel 2011, sono quasi 3 milioni le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 4,9% della popolazione. Lo riferisce l’Istat nel documento “Il diabete in Italia. Anni 2000-2011”, pubblicato a ottobre 2012. Dai dati presentati emerge che il diabete è maggiormente diffuso nelle classi sociali più svantaggiate (dove i fattori di rischio, come l’obesità e l’inattività fisica, sono più comuni). Al Sud si registrano i valori più alti con 900 mila diabetici residenti, contro i 650 mila del Nord-ovest, i 600 mila del Centro, i 450 mila del Nord-est e i circa 350 mila residenti nelle Isole. Inoltre, la prevalenza del diabete aumenta al crescere dell'età: tra gli ultra 75enni, almeno una persona su cinque ne è affetta. Sotto i 74 anni il diabete è più diffuso tra gli uomini.

Associato al diabete l’obesità è anch’essa in espansione  ed oggetto di una attiva ricerca farmacologica.  In anni recenti la terapia chirurgica dell’ obesità ha  riscosso attenzione per i suoi potenziali benefici. Sebbene gravata da molteplici effetti avversi, i vari interventi chirurgici hanno mostrato una buuona efficacia nel controllare l’obesità anche se spesso gli effetti sono transitori.

Ora uno studio pubblicato dal gruppo di gastroenterologi guidati  dal  del Prof.  Stefano Fiorucci in collaborazione con il gruppo della  Chirurgia Generale e D’Urgenza dell’ Università di Perugia del Prof. Annibale Donini, ha mostrato che in un animali sottoposti a chirurgia bariatrica è possibile ottenere un netto miglioramento della situazione metabolica attraverso l’attivazione di due recettori intestinali coinvolti nella regolazione del metabolismo lipidico.   Lo studio pubblicato on line l’8 luglio 2013 dalla prestigiosa rivista Diabetes, la più importante rivista  di settore nel mondo, dimostra che somministrando  agenti in grado di stimolare i recettori Farnesoid-x-receptor (FXR) e il recettore LXR si ottiene un migliore controllo metabolico in soggetti sottoposti all’ intervento di interposzione ileale (uno degli interventi usati in chirurgia bariatrica).
 

CARIEX: lo spray che protegge dalla carie subito dopo mangiato

Dopo aver mangiato il pH della bocca si abbassa e diventa acido. Questa acidità causa la perdita di tessuto minerale del dente, esponendolo ai processi cariosi e all’erosione.

CARIEX® è il nuovo spray orale che rivoluziona il concetto di prevenzione della carie.
Studi clinici hanno dimostrato che la soluzione mucoadesiva di CARIEX® è in grado di prevenire la carie e la demineralizzazione dello smalto, riportando rapidamente il pH del cavo orale a valori fisiologici e neutralizzando i batteri nocivi.

CARIEX® è raccomandato dopo l’assunzione di cibo o bevande, non solo quando non è possibile eseguire una corretta igiene orale, ma anche alcuni minuti prima dello spazzolamento dei denti, per riportare il cavo orale a un pH neutro ed evitare l’azione abrasiva dello spazzolino sullo smalto demineralizzato.

CARIEX® è disponibile in due formati: tascabile da 15ml e in formato convenienza, per casa e ufficio, da 50ml.

Per maggiori informazioni: info@cariex.it
Sito internet: www.cariex.it 

Stefano Fiorucci Professore: scoperte nuove sostanze naturali derivate da spugne marine utili nel trattamento delle malattie epatiche croniche

La rivista J. Med .Chem. riporta tra i suoi articoli in corso di pubblicazione un importante studio condotto in collaborazione tra  il  laboratorio di gastroenterologia ed epatologia dell’ Università di Perugia diretto dal prof. Stefano Fiorucci e l’ università di Napoli, in cui viene descritta la scoperta che sostanze naturali di origine marine possano avere utilità nel trattamento di alcune forme di malattie epatiche epatiche croniche.

Lo studio riporta infatti che estratti da spugne  oceaniche contengono degli steroidi naturali che si sono rilevati in test  su clelule potenti antagonisti di un recettore, il farnesoid-x-receptor (FXR) la cui attivazione ha effetti sfavorevoli in alcune forme di malattie epatiche in cui la secrezione di bile è alterata.

Questo quadro  conosciuto come “colestasi” si riscontra in varie malattie epatiche incluse epatici croniche virali da virus B e C, cirrosi epatica ma soprattutto in corso di cirrosi biliare primitiva, una malattia cha ha una prevalenza di circa 6-8 casi /100.000 abitanti e che è considerata in Europa una malattia orfana, cioè a dire una malattia per la quale non esiste un trattamento specifico. La malattia infatti  una violta instauratasi porta ad un quadro di insufficienza epatica progressi vola cui unica terapia realmente efficace, nel tempo, è il trapianto di fegato.


La scoperta che  sostanze naturali estratte da spugne marine possano revertire l’effetto del recettore FXR è un importante passo avanti nella ricerca biomedica del trattamento di questi disordini in quanto antagonisti di FXR  fino ad esso sono poco noto e quelli fin qui identificati sono aspecifici, e con possibili effetti collaterali.

Lo studio ha visto la collaborazione di  vari  gruppi di ricerca ed ha coinvolto oltre al prof. Fiorucci, il dipartiment0 di farmacia dell’ Università di Napoli,  Prof. Ssa Angela Zampella dove è avvenuta l’estrazione e la caratterizzazione chimica e strutturale della nuova sostanza chiamata “suvanina”.

I risultati di questo studio aprono quindi nuove possibilità di sviluppare farmaci da sostanze neturali anche marine nel trattamento di patologie gravi del fegato.

Prof. Stefano Fiorucci: Lo Studio Sulla Sindrome Dell’Intestino Irritabile

Il gruppo di ricerca guidato dal Prof. Stefano Fiorucci, responsabile del laboratorio di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Perugia, ha recentemente individuato un nuovo meccanismo d’azione che, a livello genico, potrebbe favorire l’insorgenza della sindrome dell’intestino irritabile, una condizione molto comune soprattutto nel mondo occidentale, responsabile di sintomi addominali quali dolori ed alterazioni dell’alvo.
Tale sindrome comporta un notevole costo sia in termini puramente economici (visite, richiesta di esami specialistici, ecc..) che come giornate lavorative perse a causa della sintomatologia dolorosa addominale.

Lo studio, presentato inizialmente al Congresso Americano di Gastroenterologia nel 2012 ed ora in corso di pubblicazione sulla prestigiosa rivista internazionale PlosOne, è stato condotto in un modello sperimentale di sindrome dell’intestino irritabile in cui è stata eseguita l’analisi dell’intero genoma (oltre 30.000 geni) per tentare di individuare quali geni fossero modificati rispetto a controlli sani.
La ricerca ha portato all’individuazione di alcune centinaia di geni che risultavano alterati rispetto ai controlli, alcuni dei quali noti per essere direttamente correlati con il dolore e/o l’infiammazione.

Inoltre l'indagine ha dimostrato che tali geni venivano normalizzati in animali sottoposti dalla nascita a dieta arricchita da fermenti lattici. Tale dato rappresenta la prima dimostrazione che i fermenti lattici  sono in grado di modificare il pattern genico in questo modello sperimentale di sindrome dell’intestino irritabile.

Aterosclerosi: Le Ricerche del gruppo del prof. Di Stefano Fiorucci sul maraviroc

Le malattie cardiovascolari dovute ad aterosclerosi e sue complicazioni (infarto del miocardio ed ictus) sono la principale causa di mortalità in Italia e nei paesi occidentali.


La prevenzione dell’aterosclerosi e delle sue complicanze è uno degli obiettivi più importanti della ricerca biomedica contemporanea.

Per questo sono numerosi gli studi scientifici che indagano questa condizione.
Una delle cause di progressione dell’aterosclerosi oltre ad alterazione metaboliche quali diabete, ipercolesterolemie ed obesità, cioè condizioni spesso associate ad insulino-resistenza,  è l’infiammazione cronica dei vasi sanguigni, in particolare dei grandi vasi come l’aorta.

Il team del Prof. Stefano Fiorucci, Professore Associato di Gastroenterologia all’Università degli Studi di Perugia e Responsabile del Laboratorio di Gastroenterologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, ha realizzato un importante studio sul farmaco maraviroc.

Dopo oltre tre anni torna giuseppe davi

Giuseppe Davi, artista Italiano noto sopratutto nell'America centrale e nel Sud America, torno con la sua musica Rock Cristiana Contemporanea, in un feat con a fianco John Schlittle, artista di punta del genere, leader del gruppo rock Petra, vincitore di 10 prestigiosi premi tra cui dischi d'oro e di platino

Relazioni come opportunità di business per lo studio professionale

La crisi negli studi professionali è un problema particolarmente sentito in Italia. Si manifesta principalmente attraverso il calo del fatturato e la difficoltà ad incassare le parcelle dai clienti. Da qui nasce l’esigenza per i professionisti di esplorare nuovi business e attirare nuovi clienti. Ma dove si trova la chiave del successo? spesso nel differenziare la clientela, offrendo rpestazioni rivole a contribuenti privati, come consulenza per il modello 730 e l'ISEE

Le Scoperte Del Gruppo di Ricerca Guidato dal Professor Stefano Fiorucci

Il gruppo di ricerca guidato dal Prof. Stefano Fiorucci, responsabile del laboratorio di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Perugia, ha recentemente individuato un nuovo meccanismo d’azione che, a livello genico,  potrebbe favorire l’insorgenza della sindrome dell’intestino irritabile, una condizione molto comune soprattutto nel mondo occidentale, responsabile di sintomi addominali quali dolori ed alterazioni dell’alvo. 

Tale sindrome comporta un notevole costo sia in termini puramente economici (visite, richiesta di esami specialistici, ecc..) che come giornate lavorative perse a causa della sintomatologia dolorosa addominale.


Lo studio, presentato inizialmente al Congresso Americano di Gastroenterologia  del 2012,    ora in corso di pubblicazione, sulla prestigiosa rivista internazionale PlosOne, è stato condotto in un modello sperimentale di sindrome dell’intestino irritabile in cui è stata eseguita l’analisi dell’intero genoma (oltre 30.000 geni) per tentare di individuare quali geni fossero modificati rispetto a controlli sani.


La ricerca coordinata dal Prof. Stefano Fiorucci ha portato all’individuazione di alcune centinaia di geni che risultavano alterati rispetto ai controlli, alcuni dei quali noti per essere direttamente correlati con il dolore e/o l’infiammazione, quali CCL2, NOS3, THP1, NTRK1, CCR2, BDRKRB1, IL-10, TNFRSF1B, TRPV4, CNR1 and OPRL1.

Inoltre lo studio ha dimostrato che tali geni venivano normalizzati in animali sottoposti dalla nascita a dieta arricchita da probiotici.


Tale dato rappresenta la prima dimostrazione che i probiotici  sono in grado  di modificare il pattern genico in questo modello sperimentale di sindrome dell’intestino irritabile e suggerisce nuove modalità di trattamento di questa sindrome così comune nella popolazione occidentale.

G.B. Mangioni Hospital: Importanti novità per le donne

Nel 2011 la Clinica Mangioni ha festeggiato i suoi 60 anni di vita e ora amplia la sua attività con check up e screening specifici dedicati alle donne.

Da sempre attenta all’importanza di tutto il percorso diagnostico e di prevenzione, soprattutto durante la gravidanza e propedeutico al parto, la Mangioni – spiega Simone Buda Amministratore Delegato – rivolge oggi ancora maggiori attenzioni alle donne, con check up e screening specifici.

Inoltre, G.B. Mangioni Hospital di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini, ha registrato nell’ultimo anno 444 nascite, dopo le 430 del 2011.

Il fattore tempo nel trattamento della malattia coronarica acuta delle donne

La tempestività è fondamentale nel trattamento della cardiopatia ischemica acuta ancor più per le donne che vengono colpite più gravemente degli uomini.

Al personale sanitario – confermano dal reparto di Cardiologia di Maria Cecilia Hospital (Cotignola), ospedale di GVM Care & Research il gruppo di cui è Presidente Ettore Sansavini - viene richiesto di curare tempestivamente e con ‘aggressività’ questa malattia.