Finalmente la pillola dei cinque giorni dopo senza ricetta medica!

Tra breve la pillola dei cinque giorni dopo conosciuta come ellaOne, potrebbe essere disponibile in farmacia senza obbligo di ricetta (SOP).
“Ce lo chiede l’Europa!” si potrebbe dire, ed in effetti è proprio così. Il comitato tecnico per i medicinali a uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha espresso parere favorevole alla vendita del farmaco in farmacia senza ricetta.
Sulla base della valutazione delle informazioni disponibili - comunica l'Ema - il Chmp ha rilevato che la pillola può essere utilizzata in modo sicuro ed efficace senza prescrizione medica: il prodotto è stato autorizzato nell'Unione Europea dal 2009 e sono state raccolte e studiate ampie informazioni sui suoi rischi e benefici. Il suo profilo di sicurezza è paragonabile ai contraccettivi di emergenza contenenti levonorgestrel (la pillola del giorno dopo 'tradizionale'), che sono già disponibili senza prescrizione nella maggior parte dei paesi dell'Unione europea".


 

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La salute e il benessere femminile: VediamociChiara.
Nasce un nuovo blog dedicato a tutte le donne che sulle questioni di salute vogliono vederci chiaro. Uno spazio per saperne di più su lifestyle, benessere e salute, ma anche per prendere parte attiva nelle discussioni e confrontarsi con le altre utenti, riproducendo quel modo tradizionale con cui da sempre le donne condividono le informazioni e si scambiano i consigli.
Quando c’è la salute c’è tutto; essa rappresenta un bene prezioso e di questo le donne ne sono sempre più consapevoli, manager attente e interessate alla gestione e al mantenimento del benessere psico-fisico proprio e di chi sta loro a cuore.

La pillola dei cinque giorni dopo non influisce sull’attecchimento dell’ovulo fecondato.

Dal congresso di Lisbona sono emerse grandi novià per la Pillola dei cinque giorno dopo: un gruppo di ricercatori dell’Università di Honk Kong, infatti, ha confermato quanto già era emerso da uno studio del 2013 sulla pillola dei cinque giorni dopo, ovvero che anche il trattamento con l’ulipristal acetato (il principio attivo dell’innovativa pillola dei cinque giorni dopo), così come quello con levonorgestrel  non ha effetti inibitori sull’eventuale attecchimento/impianto dell’ovulo. Un’altra informazione importante sulla contraccezione che e’ giusto che le donne sappiano e  che bisogna diffondere rapidamente.

Per saperne di più www.mettiche.it

Cosa si deve fare se, dopo aver preso la pillola, capitano episodi di vomito o diarrea.

La celiachia, come l’intolleranza al lattosio, è una patologia che si sta riscontrando sempre più spesso: solo nell’ultimo anno c’è stato un incremento nelle diagnosi del 10%, dei casi di celiachia. E’ chiaro quindi che oltre a prevedere alimenti e altri prodotti per le persone affette da questi disturbi, il mondo della scienza deve prevedere anche metodi contraccettivi efficaci e affidabili: così come esistono i profilattici al poliuretano, per chi è allergico al lattice. Tuttavia poiché è la contraccezione ormonale quella che garantisce il maggior livello di sicurezza, è opportuno ricordare che oltre alla pillola, esistono dei contraccettivi ormonali (cerotto, anello e impianto), che offrono la stessa copertura contraccettiva della pillola, ma non sono assunti per via orale e quindi vengono assorbiti in altro modo

Contraccettivi e contraccezione d’emergenza per chi soffre di disturbi alimentari.

La celiachia, come l’intolleranza al lattosio, è una patologia che si sta riscontrando sempre più spesso: solo nell’ultimo anno c’è stato un incremento nelle diagnosi del 10%, dei casi di celiachia. E’ chiaro quindi che oltre a prevedere alimenti e altri prodotti per le persone affette da questi disturbi, il mondo della scienza deve prevedere anche metodi contraccettivi efficaci e affidabili: così come esistono i profilattici al poliuretano, per chi è allergico al lattice. Tuttavia poiché è la contraccezione ormonale quella che garantisce il maggior livello di sicurezza, è opportuno ricordare che oltre alla pillola, esistono dei contraccettivi ormonali (cerotto, anello e impianto), che offrono la stessa copertura contraccettiva della pillola, ma non sono assunti per via orale e quindi vengono assorbiti in altro modo

Le utenti scelgono Piano B o contraccezione di scorta.

Nei ultimi due mesi il portale mettiche.it ha lanciato una survey per chiedere alle utenti come vogliono "ribattezzare" quel tipo di contraccezione che i medici e i tecnici di settore chiamano d'emergenza, ma che è più conosciuta con il nome di pillola del giorno dopo o con la sua abbreviazione  pdgd.

Il nome "pillola del giorno dopo" è infatti desueto e inadatto, non solo perché da aprile 2012 è disponibile anche in Italia la formulazione a base di ulipristal acetato (la cosiddetta  dei cinque giorni dopo), che è molto più efficace della tradizionale a base di levonorgestrel, ma anche e soprattutto perché il nome sembra indicare che può essere assunta con comodo dopo il rapporto a rischio di gravidanza indesiderata

Le donne che ricorrono alla contraccezione d’emergenza si sentono respinte e giudicate

La contraccezione d’emergenza è ancora un diritto negato! La maggior parte delle donne che ne ha bisogno riceve generalmente un rifiuto e inizia un pellegrinaggio da ospedale a ospedale per ricevere la prescrizione prima e acquistare il farmaco poi.
E’ questo uno dei dati più sconcertanti emersi dalla ricerca di SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione) effettuata attraverso il sito mettiche.it, su un campione di oltre 3500 utenti del sito.

Una nuova App per la contraccezione d’emergenza

Una nuova app per la contraccezione d'emergenza. Come funziona?
L’app è semplicissima: vi si accede direttamente dall’home page del sito e tra breve anche da Applestore e GooglePlay. Una prima finestra di dialogo chiede all’utente che tipo di problema ha avuto e l’utente può selezionarlo con facilità. Una seconda finestra indica il giorno del ciclo e l’utente riceve subito una risposta, dove viene indicato se è o meno a rischio di gravidanza.
Ovviamente l’app non ha la pretesa di sostituirsi a una visita medica, ma è un’indicazione valida di rischio e può orientare l’utente verso il proprio medico, il consultorio o l’ospedale più vicino.
Come sappiamo, infatti, la contraccezione d’emergenza è la contraccezione del “prima possibile” e quindi quanto prima si assume e tanto prima agisce, riducendo il rischio di gravidanza non desiderata.
Nel caso della pillola, l’app consente di selezionare la pillola che si prende abitualmente e nel caso di interferenza con altri farmaci, sono indicate le interferenze più comuni.
All’app si può accedere direttamente o tramite registrazione. Chi si registra può anche tenere un diario della contraccezione, sempre disponibile on line, da consultare all’occorrenza.
Per provare come funziona basta linkarsi a mettiche.it

Lo stalking, la gelosia e l’amore diventa ossessione

Il termine stalking  (dal linguaggio venatorio inglese significa “fare la posta”) fa riferimento ad una condotta persecutoria e ossessiva,attivata solitamente da un soggetto di sesso maschile nei confronti di una persona di sesso opposto  che subisce grandi danni fisici e psichici. La persona offesa vive continuamente in uno stato di ansia e agitazione e anche in quei casi in cui  non diventi oggetto di aggressioni fisiche da parte dello stalker,  risente di una grave compromissione del suo equilibrio psico-emotivo. Altri approfondimenti su www.mettiche.it

La pillola del giorno dopo è accettata anche dalla Chiesa tedesca, e in Italia?

In Italia quasi una donna su tre ha rapporti sessuali non protetti, ma solo il 20 per cento ricorre alla contraccezione d’emergenza. Le cause? Soprattutto scarsa informazione: alcune (circa il 45%) temono che sia abortiva, altre non ne conoscono il meccanismo d’azione (circa il 34%) e c’è addirittura chi pensa che sia a esclusivo uso delle adolescenti al primo rapporto o che causi l’infertilità. Sono questi i dati che emergono da una ricerca condotta su 1.234 donne italiane (nell’ambito di una ricerca europea che ha coinvolto circa 7000 donne) e appena presentata a Venezia nel corso del 15th World Congress on Human Reproduction.

La pillola del giorno dopo è accettata anche dalla Chiesa tedesca, e in Italia?

In Italia quasi una donna su tre ha rapporti sessuali non protetti, ma solo il 20 per cento ricorre alla contraccezione d’emergenza. Le cause? Soprattutto scarsa informazione: alcune (circa il 45%) temono che sia abortiva, altre non ne conoscono il meccanismo d’azione (circa il 34%) e c’è addirittura chi pensa che sia a esclusivo uso delle adolescenti al primo rapporto o che causi l’infertilità. Sono questi i dati che emergono da una ricerca condotta su 1.234 donne italiane (nell’ambito di una ricerca europea che ha coinvolto circa 7000 donne) e appena presentata a Venezia nel corso del 15th World Congress on Human Reproduction.

La rivoluzione sessuale in Italia

La rivoluzione sessuale cominciò dagli Stati Uniti e dai Paesi scandinavi diffondendosi via via a tutti i Paesi del mondo occidentale. Elementi determinanti del fenomeno furono: i movimenti di protesta giovanili, che misero in discussione i principi e le istituzioni della famiglia tradizionale, quali la fedeltà, la verginità, il matrimonio, considerati opprimenti valori borghesi; la cultura consumistica del neocapitalismo degli anni del “boom economico”; la presa di coscienza di sé e dei propri diritti delle nuove generazioni femminili; le scoperte scientifiche della medicina sui metodi contraccettivi, (ivi compresa la contraccezione d’emergenza).

La pillola dei cinque giorni dopo è molto più efficace, ma 7 ginecologi su 10 non la prescrivono a causa dell’obbligatorietà del test di gravidanza.

A 5 mesi dall'immissione in commercio della nuova pillola dei cinque giorni dopo la SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione) ha effettuato una ricerca che ha coinvolto un campione di 200 ginecologi, equamente distribuiti sul territorio e nelle diverse strutture sanitarie (ospedali, consultori e studi privati), per verificare l’accessibilità del farmaco.
I risultati meritano una riflessione. Infatti, nonostante sia un farmaco che offre alle donne una maggiore efficacia contraccettiva - fino a 3 volte superiore della precedente pillola del giorno dopo, se assunta entro le prime 24 ore e fino a 2 volte di più, se assunta entro le prime 72 - ben 7 su 10 ginecologi, hanno difficoltà a prescriverla a causa dell’obbligatorietà indiscriminata del test gravidanza sulle urine o su sangue con dosaggio beta-Hcg che deve essere effettuato prima della prescrizione. Quest’obbligo indiscriminato del test di gravidanza, rende irrilevante la competenza medica e scientifica dello specialista. D’altra parte, è ovvio che, come hanno inteso gli enti regolatori internazionali, se il medico ha dei dubbi o delle perplessità, è lui stesso a richiedere il test, anche quando non necessario per la prescrizione.